Carlo VII

Realizzazioni politiche

Solo nel 1433 Carlo assunse attivamente il controllo personale della guerra con l’Inghilterra. Nel 1434 la Chiesa riconobbe la sua legittimità e nel 1435 fu ufficialmente riconciliato con Filippo il Buono. Anche nel 1435 Carlo si era liberato dal controllo dei favoriti, e le sue finanze personali erano state migliorate dal suo consulente finanziario, Jacques Coeur. Così il periodo del suo regno caratterizzato da indifferenza, ingratitudine, povertà, e la paura si è conclusa. Iniziò un periodo di vigoroso governo personale caratterizzato da un’intensa attività legislativa e da una grande attenzione all’economia. Egli era particolarmente interessato con ampie riforme governative. Nel 1444 Carlo si assicurò una tregua di 5 anni con l’Inghilterra e rivolse ancora maggiore attenzione alla ricostruzione della Francia.

L’abilità politica di Carlo si rifletteva anche nelle sue politiche. Incoraggiato dall’alto clero francese, che era diventato sempre più indipendente dal papato, emise la pragmatica Sanzione di Bourges nel 1438, che limitò drasticamente il controllo papale della Chiesa francese. La Chiesa in Francia godeva quindi di una maggiore libertà rispetto a qualsiasi altro corpo nazionale del clero, e più importante per Carlo, il ruolo del papato nella politica francese fu severamente ridotto.

Ma il regno di Carlo non era privo di problemi interni. Nel 1437, 1440 e 1442 soppresse le rivolte interne. Suo figlio (in seguito Luigi XI) partecipò a una serie di queste rivolte e fu costretto a rifugiarsi presso Filippo il Buono dal 1456 fino alla morte di Carlo.

Nel 1449 Carlo aveva creato un esercito permanente, e nel 1449-1450 questa forza riconquistò la Normandia per la Corona. Entro la fine del 1453 Carlo aveva anche recuperato Guascogna, il più forte possesso inglese in Francia, e per tutti gli scopi pratici la guerra dei Cent’anni era finita. Con il ritorno della Normandia, Carlo fu in grado di esaminare i registri del processo di Giovanna d’Arco, e nel 1456 la fece riabilitare ufficialmente attraverso l’annullamento della sua condanna da parte della Chiesa.

Gli ultimi anni del regno di Carlo furono spesi per consolidare e rafforzare l’autorità reale. Alla fine del suo regno, la Francia era più stabile di quanto non fosse stato in più di un secolo. Carlo morì il 22 luglio 1461, lasciando un regno restaurato al suo figlio ribelle ma efficiente, Luigi XI.

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