Gran parte del lavoro grugnito svolto dal GIS americano riguardava missioni di ricerca e distruzione, in cui i soldati, spesso lasciati in elicottero, cacciavano i guerriglieri Viet Cong o i regolari della NVA per proteggere i villaggi e rallentare l’infiltrazione. Molte missioni di ricerca e distruzione si sono svolte nel Delta del Mekong, dove le pattuglie sono state utilizzate come elicotteri per consegnare truppe e attirare il fuoco nemico.
Ci sono state pochissime battaglie convenzionali in Vietnam e gran parte dei combattimenti hanno avuto luogo durante le missioni di ricerca e distruzione in cui i GIS americani sono stati spesso attaccati da guerriglieri Viet Cong che hanno trovato molti buoni nascondigli nelle giungle lussureggianti, paludi e erba alta, si muovevano liberamente di notte e spesso ricevevano cibo e assistenza dagli abitanti
Il 2 novembre 1962, David Halberstam scrisse sul New York Times Magazine: “recentemente funzionari americani e vietnamiti, nel tentativo di cambiare lo schema della guerra con il nord, progettarono una nuova tattica: L’idea era di colpire rapidamente nel cuore delle montagne, sfidare le leggi della guerriglia (le leggi dicono che non si attacca il nemico a meno che non si abbia un vantaggio di manodopera 7 a 1, ma diamine dovrebbe essere più simile a 10 a 1), colpire una forza nemica più grande di sorpresa, strapparlo-e correre come l’inferno.”
Le unità americane venivano costantemente molestate dal fuoco dei cecchini. Descrivendo un attacco da cecchino, nel 1967, Tom Buckley scrisse sul New York Times: “La siesta finì con il ronzio-ronzio-ronzio dei proiettili che passavano vicino e il crepitio dei fucili lontani. Cecchini! qualcuno gridò. Gli uomini della squadra si sono avvicinati con cautela. Indossarono i loro caschi e raggiunsero i loro fucili. Dall’altra parte della grande casa Bennet gridò: ‘Qui, qui! La squadra ha seguito il suono. Proveniva da una capanna che sembrava sul punto di cadere. Il bambino, una ragazza di circa 2 anni, era tenuto stretto da sua madre. Era una donna magra, logora, scalza eyes Qui gli occhi erano expressionless…In la sua faccia era solo intensa stanchezza.”