Annuloplasty della valvola mitrale: risultati in una popolazione sottosviluppata

I risultati a lungo termine di annuloplasty della valvola mitrale per rigurgito mitralico puro sono valutati. Trentatré dei 100 pazienti (età media 16 anni) presentavano cardite reumatica acuta al momento dell’operazione. Sono state utilizzate tre tecniche di base: annuloplastica asimmetrica misurata (Reed) in 37 pazienti, annuloplastica plicativa posteriore in 56, anello Carpentier in sette. Ci sono state sei morti premature, due delle quali erano legate alle valvole. Il periodo medio di follow-up per i pazienti sopravvissuti è stato di 4,8 (DS 1,2) anni (intervallo 3-9 anni). Quattordici pazienti sono morti in ritardo, tutti tranne uno per cause correlate alla valvola. Venticinque avevano reintervento e tutti questi avevano la sostituzione della valvola mitrale. La sopravvivenza attuariale con riparazione iniziale era del 56% a cinque anni e del 42% a otto anni. Tredici pazienti sono stati persi per il follow-up. Dei restanti 42 pazienti, solo 27 hanno un risultato clinico eccellente o buono. Undici pazienti hanno solo un risultato soddisfacente, con un grado significativo di rigurgito mitralico residuo o ricorrente o disabilità o entrambi. Sono state studiate possibili cause di guasto correlato alla valvola; non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra i gruppi di età o tra i casi acuti e cronici. Risultati più poveri, di rilevanza statistica, sono stati osservati in pazienti in classe funzionale IV e in quelli la cui operazione è stata eseguita in caso di emergenza. Non è stata riscontrata alcuna differenza tra i risultati delle tre tecniche di annuloplastica della valvola mitrale utilizzate. Questo studio retrospettivo indica che le procedure conservative che sono limitate alla riparazione anulare producono risultati inferiori. La valvuloplastica ha molti vantaggi teorici che richiedono una conferma pratica.

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