Dugas non era malato di AIDS Zero

aids_index_case_graph La storia popolare dell’HIV/AIDS descrive un uomo conosciuto come Paziente Zero, un assistente di volo sessualmente attivo che ha viaggiato in tutto il mondo e ha avviato l’epidemia di AIDS in Nord America. Una nuova analisi del genoma virale recuperato dal suo siero e quella di altri pazienti nel 1970 dimostra al di là di ogni dubbio che non era Paziente Zero (link alla carta).

In uno sforzo eroico, migliaia di campioni di siero archiviati originariamente raccolti da coorti di uomini che hanno rapporti sessuali con uomini negli 1970 a New York e San Francisco, sono stati esaminati per la presenza di HIV dall’analisi western blot. Un totale di 83 campioni sono risultati sieropositivi e sottoposti a sequenziamento profondo, ma l’RNA virale è stato degradato e presente solo in brevi pezzi. Per superare questo problema, molti primer di DNA sono stati utilizzati per amplificare brevi frammenti di RNA mediante PCR in una procedura chiamata coloratamente ‘jackhammering’. Il risultato impressionante è che sequenze complete di codifica dell’HIV-1 sono state ottenute da campioni 8: 3 da San Francisco e 5 da New York City.

L’analisi delle sequenze del genoma dell’HIV e il confronto con i dati precedenti e successivi hanno rivelato che il virus probabilmente ha viaggiato dall’Africa ai Caraibi intorno al 1967 e da lì a New York City nel 1971. Questi risultati smentiscono le idee precedenti che l’HIV è arrivato nei Caraibi dagli Stati Uniti.

L’analisi della sequenza rivela anche che New York City era un centro di diversificazione precoce dell’HIV e che l’epidemia era già matura e geneticamente diversa alla fine degli anni 1970. Sembra che ci sia stata una singola introduzione dell’HIV a San Francisco da New York City nel 1976. Da queste due città il virus si diffuse altrove negli Stati Uniti e all’estero.

È stato suggerito che un assistente di volo sessualmente attivo, identificato come Gaetan Dugas da Randy Shilts nel suo libro E la Band suonava, fosse la fonte dell’epidemia di AIDS in Nord America. Anche se almeno uno studio anni fa ha concluso che non era il primo caso, questa convinzione persiste. Il sequenziamento dell’HIV dal siero di questo paziente ha rivelato che non era certamente la prima persona in Nord America infettata da questa linea di HIV-1 (Gruppo M, sottotipo B) .

Una ricostruzione storica dei primi giorni di AIDS negli Stati Uniti rivela come Dugas ha guadagnato l’etichetta ‘Paziente Zero’. Gli investigatori CDC che stavano studiando una rete sessuale di 40 uomini gay posto un uomo al suo centro, che hanno chiamato ‘Paziente O’, in piedi per ‘al di fuori della California’ perché era canadese (nella foto; credito di immagine). Al momento della pubblicazione di questo lavoro, la ‘O’ è stato male interpretato come uno zero e così ha iniziato la convinzione che egli era l’origine del focolaio di AIDS in Nord America.

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