Federico Guglielmo IV

Il ott. 15, 1795, Federico Guglielmo IV nacque a Berlino, il figlio maggiore di Federico Guglielmo III. Educato dal predicatore-statista J. P. F. Ancillon, dedicò la maggior parte delle sue energie come principe ereditario allo studio ardente e al patrocinio delle arti. I suoi amici più stretti furono F. K. von Savigny, F. W. J. von Schelling, K. F. Schinkel, A. W. von Schlegel, L. Tieck, L. von Ranke, A. von Humboldt e altri leader del movimento romantico.

L’ascesa al trono di Federico Guglielmo, il 7 giugno 1840, fu così accolta con l’aspettativa che potesse contribuire a realizzare le aspirazioni liberal-nazionali dei suoi illustri amici. Ben presto alleviò la censura della stampa e affermò la libertà religiosa per le sette protestanti indipendenti e per i cattolici della Renania. Tuttavia, personalmente si dedicò più agli ideali del Sacro Romano Impero e al diritto divino dei re che al costituzionalismo liberale, e disilluse i liberali ritardando la promulgazione di una costituzione, che era stata promessa da suo padre. Alla fine cedette alle pressioni nel febbraio 1847, ma piuttosto che un organo eletto popolarmente chiamò solo un Landtag unito (dieta)—un gruppo di delegati delle diete tradizionali provinciali.

Con lo scoppio della violenza nel marzo 1848 a Berlino, il re perse immediatamente i nervi e capitolò ai ribelli, fino al punto di cavalcare per le strade di Berlino sotto la bandiera tedesca rivoluzionaria. Ma non appena i suoi eserciti avevano ripreso il controllo, tradì le sue promesse, sciolse l’assemblea popolare istituita dalla rivoluzione e proclamò una nuova costituzione reazionaria nel dicembre 1848. Quando il Parlamento rivoluzionario tutto tedesco a Francoforte gli offrì la corona imperiale, lo respinse per ragioni ideologiche e politiche come “indegno. Un successivo tentativo del suo consigliere J. von Radowitz di creare un’unione di principi tedeschi sotto la guida prussiana fallì quando la pressione combinata di Austria e Russia costrinse Federico Guglielmo a capitolare a Olmütz (1850).

Durante i restanti anni del suo regno il re si ritirò sempre più alle sue attività artistiche e lasciò la politica sempre più nelle mani dei ministri della reazione. Dopo aver subito un ictus nell’ottobre 1857 e conseguente collasso mentale, suo fratello William governò come reggente fino alla morte di Federico Guglielmo a Potsdam il gen. 2, 1861.

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