Il concetto di area culturale in antropologia

Abstract

L’antropologia ha da tempo avuto un interesse per le espressioni spaziali della cultura, una delle quali è il concetto di area culturale. Nato inizialmente dalla necessità di disporre materiali nei musei etnografici, alla fine si è evoluto in un importante tema di ricerca. Il primo a sviluppare una tecnica analitica specifica è stato Clark Wissler, che ha regionalizzato le culture indiane americane sulla base di tratti e complessi aggreganti. Studi simili su parti non occidentali del mondo seguirono presto, inclusi perfezionamenti nell’accuratezza statistica. Sono state sviluppate alternative al metodo trait-complex, il più notevole dei quali è il tentativo di arrivare più direttamente alle funzioni della cultura e di introdurre una dimensione temporale. Ultimamente, la preoccupazione degli antropologi per le aree culturali è diminuita. Ciò sembra legato non solo ad uno spostamento degli interessi di ricerca, ma anche ad una disillusione per il mancato sviluppo di misure areali più soddisfacenti. Un rapporto di lavoro più stretto con i geografi contribuirebbe indubbiamente a porre rimedio a quest’ultima situazione.

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