Il meccanismo del verricello e come è collegato alla biomeccanica del corpo

Il fisioterapista, Alex Conty, esplora il meccanismo del verricello del piede e come questo può influenzare il resto del corpo.

Un ‘verricello’ si riferisce a un meccanismo secolare utilizzato per spostare oggetti pesanti.

L’apparecchio salpa ancora è un dispositivo di sollevamento o di trazione costituito da una corda o da una cinghia che si avvolge attorno a un tamburo posizionato orizzontalmente che ruota con il motore o ruotando una manovella.

Meccanismo salpa ancora del piede

Secondo John Hicks (dal 1954), le ossa e i legamenti del piede sono disposti in una struttura ad arco triangolare. Partendo posteriormente, il calcagno (osso del tallone), l’articolazione midtarsale (parte superiore del piede) e poi la prima articolazione metatarso-falangea (alluce) formano l’arco triangolare. La fascia plantare si estende dal calcagno (osso del tallone) alle falangi prossimali delle dita dei piedi forma la base di questo triangolo. Quando le dita dei piedi (in particolare l’alluce) vengono sollevate, si tira/si avvolge la fascia plantare, questo accorcia la distanza tra le dita dei piedi e il tallone, elevando l’arco del piede (arco longitudinale mediale) e questa è l’essenza del meccanismo del verricello.

Il piede svolge diverse funzioni importanti. Consente la propulsione attraverso lo spazio, l’adattamento al terreno irregolare, l’assorbimento degli urti e il supporto del peso corporeo. L’adattabilità del terreno è necessaria per camminare o correre su superfici irregolari.

Il piede forma un braccio di leva rigido che ci dà la possibilità di spingere, principalmente dall’alluce. Le forze verticali dal peso corporeo viaggiano verso il basso e tendono ad appiattire l’arco longitudinale mediale, mentre le forze di reazione al suolo viaggiano verso l’alto, il che può favorire questo effetto di appiattimento.

Il meccanismo del verricello in azione:

Quando il piede tocca terra, le dita dei piedi sono flesse e l’arco è alto (completamente avvolto). Questa posizione è ideale per assorbire lo shock del peso di tutto il corpo.

Quando sono a terra, le dita dei piedi si raddrizzano, rilassando la fascia plantare. L’arco del piede si appiattisce sotto il carico verticale del corpo, disperdendo così il peso in modo controllato.

L’ulteriore appiattimento dell’arco è limitato dalla fascia plantare, che, secondaria alla sua resistenza alla trazione, mantiene una certa quantità di arco plantare, anche durante una posizione di supporto.

Durante la propulsione (mentre spingiamo le dita dei piedi), il tallone viene sollevato verso l’alto, il che piega le dita dei piedi. La flessione delle dita porta ad un avvolgimento della fascia plantare attorno alle teste metatarsali alla base dell’alluce. La fascia viene stretta, sollevando ulteriormente il tallone verso l’alto e comprimendo tutte le articolazioni del piede. Questo trasforma il piede da un sacchetto vagamente imballato di ossa ad una leva rigida, per spingere il corpo da.

Durante un ciclo di andatura (come camminiamo), molte forze stressano il piede e possono interrompere l’arco del piede. Senza un meccanismo per mantenere questo arco, non potremmo camminare in modo sistematico ed efficiente, assorbendo il peso corporeo, gli urti e il terreno irregolare.

L’orientamento della fascia plantare aiuta a mantenere l’arco durante l’andatura e contribuisce in modo significativo alla quantità e alla tempistica appropriate di pronazione e supinazione durante il ciclo di andatura.

Osservando il meccanismo del verricello e il suo legame biomeccanico possiamo capire perché un ciclo di andatura anormale, un passo ‘pigro’ o una posizione del piede alterata durante l’andatura, avranno un impatto negativo sul resto del corpo, potenzialmente causando lesioni e/o stress su altre articolazioni, muscoli e legamenti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.