Luigi XI

Re di Francia.

Installato come ospite di Filippo, Luigi poteva conoscere a fondo il funzionamento del grande stato borgognone, la rovina di cui avrebbe poi cercato. (Carlo VII osservò che Filippo stava nutrendo la volpe che avrebbe mangiato le sue galline. Allo stesso tempo, Luigi si tenne inviato da spie con ogni dettaglio della malattia di suo padre, esponendosi così all’accusa infondata di aver accelerato la sua morte per veleno. Alla fine, dopo cinque anni di esilio impaziente, Luigi divenne re di Francia quando Carlo morì nel 1461.

Il suo primo atto fu quello di colpire i ministri di Carlo VII. Pierre de Brézé e Antoine de Chabannes furono imprigionati, ma loro e alcuni dei loro colleghi più utili furono successivamente reintegrati. Basandosi in gran parte su uomini provenienti dalla bassa nobiltà o dalla classe media, Luigi formò una cerchia di consiglieri leali che lo aiutarono ad imporre la sua autorità, ad allargare il dominio reale e a sviluppare la ricchezza del regno.

La principale preoccupazione di Luigi XI era con i principi e i grandi vassalli del regno, che erano pronti a formare alleanze tra loro o con l’Inghilterra contro di lui. Ex ufficiali di Carlo VII suscitato ostilità contro il Re gli uomini nuovi; Jean II, duca di Borbone, e Francesco II di Bretagna è emerso come il leader del scontenti nobiltà; di Filippo il Buono, figlio e futuro successore, Carlo il temerario di Borgogna, supportato nemici del Re; e il Re suo fratello, Charles-de-Francia, in un primo duc de Berry, è diventato uno strumento di ribelli.

Nel 1465 i principi malcontenti formarono la Lega dei Beni Pubblici per fare guerra a Luigi. Tutta la Francia sembrava sull’orlo dell’anarchia, ma la nobiltà minore si rifiutò di insorgere contro il re e la borghesia si unì a lui. Dopo alcuni combattimenti, la lega fu portata a termine dai trattati con i burgundi e con la Bretagna, ma Luigi dovette cedere molto: le città della Somme furono restituite ai burgundi e la Normandia fu concessa, in cambio di Berry, a Carlo di Francia, in modo che tutta la Francia settentrionale, dalla Bretagna all’Artois borgognone, fosse legata nelle mani degli ex ribelli. Nel 1466, tuttavia, il re rioccupò la Normandia.

Carlo il Temerario, divenuto duca di Borgogna alla morte di Filippo il Buono (1467), si alleò con Francesco di Bretagna e con Edoardo IV d’Inghilterra, ma nel 1468 Luigi invase la Bretagna e staccò Francesco dall’alleanza. Poi andò al suo disastroso colloquio con Carlo il Temerario a Péronne (ottobre 1468). Durante i negoziati Carlo venne a sapere di un’insurrezione a Liegi, fomentata dagli agenti del re francese. Furioso, mise Luigi agli arresti domiciliari, lo costrinse a fare concessioni di vasta portata e infine lo portò a Liegi per assistere alla repressione della rivolta.

Dopo la sua umiliazione a Péronne, Luigi tentò di annullare l’alleanza anglo-borgognona assistendo la spodestata Casa di Lancaster contro Edoardo IV, ma la sconfitta finale dei Lancastriani (maggio 1471) pose fine alla sua speranza. Avendo già attaccato la Borgogna, Luigi si trovò ad affrontare una nuova schiera di nemici, tra cui non solo Carlo il Temerario, Edoardo IV e Francesco di Bretagna, ma anche, nel sud-ovest, Carlo di Francia, a cui Luigi aveva concesso il Ducato di Guyenne nel 1469, Jean V d’Armagnac, e Giovanni II d’Aragona, che sperava di recuperare Roussillon. Ma, dopo la morte di Carlo di Francia nel 1472, sia Carlo il Temerario che Francesco di Bretagna firmarono tregue; l’esercito reale sconfisse l’Armagnac, e la Francia e l’Aragona accettarono di sospendere le ostilità nel Rossiglione. Carlo il Temerario iniziò quindi a tramare per una spartizione della Francia tra Borgogna, Inghilterra e altri stati, ma Luigi concluse presto tregue con o comprò gli alleati di Carlo.

Dopo il 1475 restò a Luigi distruggere il potere della Borgogna. Egli sovvenzionò i confederati svizzeri e René II di Lorena nella loro guerra contro Carlo il Temerario, e Carlo fu sconfitto e ucciso in battaglia a Nancy il gen. 5, 1477. Luigi allora procedette a smembrare lo stato borgognone, desideroso di riunire i suoi feudi francesi al dominio reale e di prendere quanto più poteva. La figlia di Carlo Maria, tuttavia, sposò l’arciduca austriaco Massimiliano, che difese la sua eredità contro Luigi. Infine, con il Trattato di Arras (1482), Louis mantenuto la piena sovranità sul Ducato di Borgogna, regione della Piccardia, e Boulonnais e il possesso della Franche-Comté e Artois come la dote di Margherita d’Austria, figlia di Maria e Massimiliano, la fidanzata di suo figlio ed erede, il futuro Carlo VIII.

Louis considerare la guerra come un precario enterprise e fatto solo con riluttanza, anche se ha mantenuto l’esercito permanente che Carlo VII aveva istituito. La diplomazia e l’eredità erano i mezzi che preferiva per estendere il dominio reale. Anche così, Luigi perseguì una politica attiva in Spagna e in Italia. Dopo la morte di Carlo il Temerario non ci fu nessuno che impedisse a Luigi di esercitare un protettorato virtuale sulla Savoia, dove sua sorella Yolande era reggente, e si fece arbitro degli affari dell’Italia settentrionale.

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