LYSSA

Mitologia greca >> Divinità greche >> Daemones (Spiriti) >> Lyssa

Traslitterazione

Lyssa, Lytta

Romano Nome

Ira, Furore, Rabbia

Traduzione

Mad-Rage, Furia (lyssa)

Lyssa | Ateniese a figure rosse cratere C5th B. C. / Museum of Fine Arts, Boston
Lyssa (dettaglio), Cratere ateniese a figure rosse C5th AC, Museum of Fine Arts Boston

LYSSA era la dea o spirito personificato (daimona) della rabbia pazza, della furia, della frenesia folle e, negli animali, della rabbia. Gli ateniesi hanno scritto il suo nome Lytta.

Lyssa era una figura della tragedia ateniese. In Eschilo appare come agente di Dioniso inviato a far impazzire le Miniadi, e in Euripide viene inviata da Era per infliggere Eracle con follia. Vaso-pittura greca raffigura la sua in piedi accanto Aktaion (Atteone) come egli è dilaniato dai suoi cani impazziti. In questa scena appare come una donna vestita con una gonna corta e coronata da un berretto a testa di cane che rappresenta la follia della rabbia.

Lyssa era closley imparentata con le Maniai (Maniae), le dee della mania e della follia. I suoi equivalenti romani erano Ira, Furore e Rabbia. A volte veniva moltiplicata in una miriade di Irae e Furore.

FAMIGLIA DI LYSSA

GENITORI

NYX& il sangue di OURANOS (Euripide Eracle 844)
ETERE& GAIA (Prefazione di Hyginus)

CITAZIONI DELLA LETTERATURA CLASSICA

LYSSA PERSONIFICAZIONE DELLA RABBIA PAZZA

Eschilo, Frammento 85 Xantriae (da Photius, Lexicon 326. 22) (trans. Weir Smyth) (Tragedia greca C5th AC) :

Dai piedi in su la corona della testa ruba lo spasmo, la pugnalata di Lyssa (Frenesia), aye, la puntura dello scorpione.”

Euripide, Eracle 815 ss (trans. Vellacott) (Tragedia greca C5 a. C.) :

Coro: Ha! vedete, miei vecchi compagni! lo stesso panico selvaggio è caduto su tutti noi; quale fantasma è questo che vedo librarsi sopra la casa? Vola, vola, bestir tuoi passi tardivi! vattene! via! O principe salvatore, evita la mia calamità!
Iris: Coraggio, vecchi! lei, che vedi, è Lyssa (Follia), figlia di Nyx (Notte), e io sono Iris, la serva degli dei. Non siamo venuti a fare alcun male alla tua città, ma la nostra guerra è contro la casa di un solo uomo, contro colui che chiamano il figlio di Zeus e Alcmena. Perché finché non avesse finito tutte le sue fatiche dolorose, il Destino lo stava preservando, né padre Zeus avrebbe mai permesso a me o ad Era di fargli del male. Ma ora che ha compiuto le fatiche di Euristeo, Hera vuole marchiarlo con la colpa di spargere sangue affine uccidendo i suoi stessi figli, e lo auguro anche io. Venite allora, ragazze cameriera, bambino nero Nyx (la Notte), indurire il tuo cuore senza sosta, manda il frenzy su quest’uomo, confondere la sua mente, anche per l’uccisione dei suoi figli, lui, il pungolo lui selvaggiamente sul suo folle carriera, scuotere le vele della morte, che quando ha interpretato oltre Akheron s (Acheronte) dal quel bel gruppo di bambini da parte di propria mano omicida, egli può imparare a saper ferocemente contro di lui l’ira di Hera ustioni e può verificarsi anche la mia; altrimenti, se si deve evitare la punizione, la divinità diventa come niente, mentre l’uomo di potere, è in crescita.
Lyssa : Di nobili genitori sono nato, la figlia di Nyx (Notte), scaturita dal sangue di Ouranos (Urano, Cielo); e queste prerogative ho in possesso, di non usarli in rabbia contro gli amici, né ho alcuna gioia nel visitare le case degli uomini; e vorrei consigliare Hera, prima di vederla errare, e anche voi, se darete ascolto alle mie parole. Quest’uomo, contro la cui casa mi mandi, si è fatto un nome simile in cielo e in terra; poiché, dopo aver domato le terre selvagge e il mare impetuoso, con la sua sola potenza ha sollevato di nuovo gli onori degli dei quando affondava davanti all’empietà dell’uomo;. . Perciò vi consiglio di non augurargli terribili disgrazie.
Iris: Risparmiateci i vostri consigli sui miei e su Hera.
Lyssa: Cerco di trasformare i tuoi passi nel sentiero migliore invece che in questo del male.
Iris: Non è stato per praticare l’autocontrollo che la moglie di Zeus ti ha mandato qui.
Lyssa: Chiamo Helios il dio del sole per testimoniare che qui sto agendo contro la mia volontà; ma se davvero devo subito servire te e Hera e seguirti in pieno grido come segugi seguono il cacciatore, allora andrò; né l’oceano con le sue onde ferocemente gementi, né il terremoto, né il fulmine con lo scoppio di agonia sarà come la corsa a capofitto che farò nel petto di Herakles; attraverso il suo tetto scoppierò la mia strada e piomberò sulla sua casa, dopo aver ucciso prima i suoi figli; né il loro assassino saprà che sta uccidendo i bambini che ha generato, finché non sia liberato dalla mia follia. Guardalo! vedi come anche ora sta selvaggiamente gettando la testa all’inizio, e rotolando gli occhi ferocemente da un lato all’altro senza una parola; né può controllare il suo respiro ansimante, come un toro pauroso in atto per caricare; egli soffietto, chiamando il Keres di Tartaros. Presto ti farò ballare ancora più selvaggio e ti farò sentire un segno di terrore nell’orecchio. Vola via, o Iris, a Olympos sulla tua onorata rotta; mentre io invisibile ruberò nelle sale di Herakles.
Choru s: Ahimè ahimè! lamento; il figlio di Zeus, fiore della tua città, viene abbattuto. Guai a te, Hellas! che getterà da voi il vostro benefattore, e distruggerlo mentre balla nella frenesia stridula di Lyssa (Follia). Lei è montata sul suo carro, la regina del dolore e sospirando, e sta pungolando sui suoi destrieri, come per oltraggio, la Gorgone bambino di Nyx, con un centinaio di sibilo serpente-teste, Lyssa (Follia) degli occhi lampeggianti. Presto il dio ha cambiato la sua fortuna; presto i suoi figli respireranno la loro ultima, uccisi dalla mano di un padre.”

Immagine N17.1 (sotto): “Lyssa corre avanti sollecitando i segugi nel loro attacco impazzito su Aktaion. Indossa un chitoniskos; su di esso, un cappotto con maniche lunghe; oltre che una pelle, girt; stivali alti allacciati. Sopra la corona della sua testa, come se crescesse da essa, c’è la testa di un piccolo segugio, con sguardo vigile e orecchie dritte. Indossa un cappotto a maniche lunghe, il persiano kandys. È indossato dalle amazzoni come parte del loro costume orientale.”Perseus Digital Library, Vase Catalogue (accesso ottobre 2000)

Lyssa, Atteone e Artemide/Cratere ateniese a figure rosse C5th a. C. | Museo di Belle Arti, Boston
Lyssa, Atteone e Artemide, Cratere ateniese a figure rosse C5th a. C., Museum of Fine Arts Boston

IRA & L’IRAE PERSONIFICAZIONI ROMANE DELLA RABBIA

Ira (Rabbia) era l’equivalente romano di Lyssa. Era spesso pluralizzata dal latino in una serie di Irae (Angers).

Pseudo-Hyginus, Prefazione (trans. Grant) (mitografo romano C2nd A. D.):
” From Aether and Terra (Earth) : Dolor (Dolore), Dolus (Inganno), Ira (Ira) , Luctus (Lamento), Mendacium (Falsità), Jusiurandum (Giuramento), Vltio (La Vendetta), Intemperantia (Intemperanza), Altercatio (Discussione), Obliuio (Dimenticanza), Socordia (Accidia), Timor (Paura), Superbia, Orgoglio), Incestum (Incesto), Pugna (Combattimento).”

Valerio Flacco, Argonautica 2. 200 e segg. (trans. Mozley) (Roman epic C1st A. D.) :
” Attraverso l’aria terrorizzata ancora e ancora fa uno strano grido. . . Subito Pavor (Paura) e Discordia insensata (Lotta) dalla sua tana getica, Ira dalle sopracciglia scure (Rabbia) con guance pallide, Dolus (Tradimento) , Rabbia (Frenesia) e che sovrasta il resto Letus (Morte) , le sue mani crudeli scoperte, arrivano affrettandosi al primo suono della voce squillante della consorte marziana che ha dato il segnale.”

Valerio Flacco, Argonautica 5. 136 ss :
“Ira (Ira) e un sire che le lacrime attendevano sollecitavano le compagnie che brandivano l’ascia .”

Valerio Flacco, Argonautica 5. 145 segg :
“Per dragged hanno trascinato il ferro sconosciuto dal suo letto di pietra e fornito spade, Odia (Odio) vagava debole perché disarmato, Ira (Rabbia) era senza risorse e Erinys (Vendetta), ma lento.”

Statius, Thebaid 2. 286 e segg. (trans. Mozley) (Roman epic C1st A. D.):
” Non Pasithea, primogenita delle graziose sorelle, né Decoro (Fascino) né la gioventù idaliana lo modellarono , ma Luctus (Dolore) , e tutte le Irae (Passioni), e Dolor (Angoscia) e Discordia (Discordia) , con tutto il mestiere della sua mano destra.”

Statius, Thebaid 3. 424 segg :
” In mezzo alle ombre vaganti della notte, il dio della battaglia dall’alto fece risuonare con il tuono delle armi i campi Nemei e l’Arcadia da un capo all’altro, e l’altezza di Taenarum e Therapnae . . . riempito cuori eccitati con passione per se stesso . Furor (Furia) e Ira (Ira) fanno tagliare la sua cresta, e Pavor (Panico), il suo scudiero, gestisce le redini dei suoi cavalli.”

Statius, Thebaid 7. 64 ff:
” Fit sentinelle tenere guardare lì : dalla porta esterna Impeto selvaggio (Passione) salta, e Nefas cieco (Mishief) e Irae (Angers) vampate di calore rosso e pallido Metus (Paura), e Insidia (Tradimento) si annida con la spada nascosta, e Discordia (Discordia) in possesso di una lama a due tagli. Minis (Threatenings) innumerevoli fanno clamore nella corte, cupo Virtus (Valour) sta in mezzo, e Furor (Rabbia) esultante e armato Mors (Morte) con volto macchiato di sangue sono seduti lì; nessun sangue, ma quello di guerre è sugli altari, nessun fuoco, ma strappato dalle città in fiamme.”

Statius, Thebaid 9. 832 segg :
” Il signore della guerra scese nella lotta: mentre correva per i sentieri dell’aria Ira (Rabbia) era solo il suo compagno: gli altri Furori (Pazzie) erano occupati nel sudore della guerra.”

FUROR &I FURORES PERSONIFICAZIONI ROMANE DI RABBIA

Lyssa era probabilmente la stessa del Furor latino (Rabbia). A volte era pluralizzata in un gruppo di Furori.

Seneca, Hercules Furens 90 ss. (trans. Miller) (Roman tragedy C1st A. D.):
“‘ Pensi che ora tu sia sfuggito allo Stige e ai crudeli fantasmi? Qui ti mostrerò forme infernali. Uno nel buio profondo sepolto, fino giù al di sotto del luogo di esilio di colpa anime, vi chiamo– la dea della Discordia (la Discordia) , di cui una caverna enorme, sbarrato da una montagna, guardie, e mi porterà via, e trascinare fuori dalla sfera più profonda di Dis qualunque cosa tu hai lasciato; odioso Scelus (Reato) deve venire e spericolato Impietas (Empietà) , colorati con parenti di sangue, di Errore (Errore) e Furore (Mad-Rage) , armato mai contro se stesso–questo, questo per essere ministro di mio bruciore ira!'”

Seneca, Edipo 582:
” Improvvisamente la terra sbadigliò e si spalancò con un golfo incommensurabile. Io stesso, ho visto le piscine intorpidite in mezzo alle ombre; me stesso, gli dei wan e la notte in verità. Il mio sangue congelato si fermò e mi ostruì le vene. Forth saltò una coorte selvaggia . . . Poi grim Erinys (Vendetta) urlò, e Furore cieco (Furia) e Orrore (Orrore) , e tutte le forme che depongono le uova e si annidano tra le ombre eterne : Luctus (Dolore) , strappandosi i capelli; Morbus (Malattia) , scarso alzando la testa stanca; Senectus (Età) , gravato di se stessa; Metus imminente (Paura) e Pestis avido (Pestilenza), la maledizione del popolo ogygi. I nostri spiriti sono morti dentro di noi. Anche colei che conosceva i riti e le arti del suo vecchio sire rimase stupita. Ma lui, imperterrito e audace dalla sua vista persa, convoca la folla senza sangue di crudeli Dis .”

Statius, Thebaid 3. 424 e ss. (trans. Mozley) (Roman epic C1st A. D.):
” The god of battle from on high made to resound with the thunder of arms the Nemean fields and Arcadia from end to end . . . riempito cuori eccitati con passione per se stesso . Furor (Furia) e Ira (Ira) fanno tagliare la sua cresta, e Pavor (Panico), il suo scudiero, gestisce le redini dei suoi cavalli.”

Statius, Thebaid 7. 64 segg :
” Sentinelle Fit tenere orologio lì : dal cancello esterno Impulso selvaggio (Passione) salti, e cieco Nefas (Mishief) e Irae (Angers) vampate di calore rosso e pallido Metus (Paura), e Insidia (Tradimento) si nasconde con la spada nascosta, e Discordia (Discordia) in possesso di una lama a due tagli. Minis (Threatenings) innumerevoli fanno clamore nella corte, cupo Virtus (Valour) sta in mezzo, e Furor (Rabbia) esultante e armato Mors (Morte) con volto macchiato di sangue sono seduti lì; nessun sangue, ma quello di guerre è sugli altari, nessun fuoco, ma strappato dalle città in fiamme.”

Statius, Thebaid 10. 556 segg :
“Terribile è la vista interiore , lo scarso Marte stesso si rallegrerebbe di vederla; Luctus (Dolore) e Furor (Furia) e Pavor (Panico), e Fuga (Rotta) avvolti in un’oscurità accecante con discordia a più voci la frenetica, città colpita dall’orrore.”

Statius, Thebaid 9. 832 ss:
” Il signore della guerra scese nella lotta : mentre correva per i sentieri dell’aria Ira era solo il suo compagno: gli altri Furori erano occupati nel sudore della guerra.”

Statius, Thebaid 5. 65 segg :
” Ovunque regnavano Odio amaro (Odio) e Furore (Rabbia) e Discordia (Discordia) scacciando i partner del letto.”

Statius, Thebaid 4. 661 ss:
” Non è suo un seguito pigro: Ira e Furore, Metus e Virtus, Ardore mai sobrio, passi che barcollano, un esercito che piace molto al suo principe.”

RABBIA PERSONIFICAZIONE ROMANA DELLA RABBIA

Lyssa appare anche in latino sotto forma di Rabbia (Rabbia frenetica), un daimona sia della furia della battaglia che della malattia della rabbia.

Valerio Flacco, Argonautica 2. 200 e segg. (trans. Mozley) (Roman epic C1st A. D.) :
” Attraverso l’aria terrorizzata ancora e ancora fa uno strano grido. . . Subito Pavor (Paura) e Discordia insensata (Lotta) dalla sua tana getica, Ira dalle sopracciglia scure (Rabbia) con guance pallide, Dolus (Tradimento), Rabbia (Rabbia frenetica) e che sovrasta il resto Letum (Morte), le sue mani crudeli scoperte, arrivano affrettandosi al primo suono della voce squillante della consorte marziana che ha dato il segnale.”

ARTE GRECA ANTICA

Miniatura Lyssa

N17.1 Lyssa

Ateniese A Figure Rosse Vaso Dipinto C5th B. C.

Miniatura Lyssa, Atteone, Artemis

K6.9 Lyssa, Atteone, Artemis

Ateniese a Figure Rosse Vaso Dipinto C5th B. C.

FONTI

GRECO

  • Eschilo, Frammenti di Tragedia greca C5th B. C.
  • Euripide, la Follia di Eracle – Tragedia greca C5th B. C.

ROMANA

  • Igino, Fabulae – latina Mythography C2nd A. D.
  • Seneca, Hercules Furens – latina Tragedia C1st A. D.
  • Seneca, Edipo – Tragedia latina C1st A. D.
  • Valerio Flacco, Il Argonautica – latina Epica C1st A. D.
  • Stazio Tebaide – latina Epica C1st A. D.

BIBLIOGRAFIA

UNA completa bibliografia delle traduzioni citato in questa pagina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.