Mal di testa in attacchi ischemici transitori (TIA)

La valutazione del mal di testa in pazienti con attacchi ischemici transitori (TIA) ha varie fonti di difficoltà, la definizione di TIA è la più rilevante. La definizione classica deve essere integrata con una normale TAC se si vuole evitare una dichiarazione diagnostica fuorviante. Sono state riportate le caratteristiche cliniche di 90 pazienti affetti da TIA e sottoposti a TAC con aumento del contrasto. La cefalea si è verificata nel 30% dei pazienti. La cefalea ha prevalso nei pazienti con TIA vertebro-basilare rispetto alla TIA carotidea (p inferiore a 0,05). La cefalea ha prevalso come segno precedente (24 ore) e/o concomitante rispetto ad altri sintomi neurologici (77,8% dei pazienti). La cefalea era ipsilaterale, nella metà anteriore della testa nella TIA carotidea e nella metà posteriore della testa nella TIA vertebro-basilare. In circa il 50% dei pazienti si è verificata cefalea generalizzata non localizzata. Il mal di testa di solito precedeva i sintomi neurologici nei casi di occlusione arteriosa (20 carotidi, 3 arterie vertebrali), di solito compaiono durante o dopo l’attacco nei casi senza occlusione arteriosa. Solo 2 casi su 20 con TAC positiva avevano mal di testa. Questi due pazienti soffrivano di una lesione ipodensa piuttosto grande. Gli altri 18 pazienti hanno mostrato lesioni lacunari. Vengono discusse diverse ipotesi riguardanti la fisiopatologia della cefalea associata alla TIA.

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