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Il professor Ellis è rinomato per la sua prosa lucida e in A History of Surgery è al top della forma. Il libro è ben impostato per educare e divertire i lettori medici, in particolare quelli provenienti da un background chirurgico; molti lettori non medici, pure, potranno godere le vignette raccapriccianti ed essere grati per i trattamenti moderni.

L’autore descrive in dettaglio la progressione delle procedure chirurgiche dalla preistoria ai giorni nostri, e nell’ultimo capitolo guarda al futuro; i conti paralleli degli eventi chiave nelle civilizzazioni del mondo offrono le lezioni di storia nel loro proprio diritto. Le operazioni selezionate vengono utilizzate per illustrare il progresso della chirurgia da ciò che oggi sembra inconcepibile—ad esempio l’amputazione degli arti senza anestesia-alle moderne tecniche informate dalla guerra e dalla scienza. Alcune procedure come la tracheostomia, descritta in dettaglio da Paolo di Egina (625-690 DC), rimangono pertinenti oggi, mentre altri che hanno contribuito alla scomparsa di molti pazienti (ad esempio salasso) sono stati sorprendentemente lento a scomparire. Il professor Ellis prevede che, nel 21 ° secolo, la chirurgia del cancro sarà sostituita da compresse e che i chirurghi torneranno ad essere setter ossei, che potrebbero considerare la chirurgia attuale come barbarica.

La brillante fusione di fatti storici dettagliati con aneddoti di famosi chirurghi si traduce non solo in un utile strumento di riferimento, ma anche in una lettura facilmente digeribile. Inoltre l’autore collega sapientemente chirurghi famosi per eredità (ad esempio, Hugh Owen Thomas, che inventò l’omonima stecca ancora in uso oggi, era lo zio di Sir Robert Jones) o per matrimonio (Joseph Lister, era il genero di James Syme), per ricordarci come l’arte della chirurgia fosse spesso passata da una generazione all’altra e appresa come apprendistato. Il professor Ellis è stato egli stesso insegnato da alcuni dei grandi chirurghi del giorno e il suo entusiasmo per trasmettere la conoscenza balza dalle pagine. Il libro è illustrato con molte immagini classiche e originali provenienti da diverse fonti, tra cui la collezione dell’autore. Particolarmente accattivanti sono le figure seicentesche raffiguranti un’amputazione del seno seguita dall’uso di un cauterio in ferro caldo su una ferita sanguinante. (Purtroppo alcune delle immagini sono state accidentalmente trasposte.) Questa raccolta magistrale sarebbe un ornamento per qualsiasi raccolta di libri sulla storia chirurgica.

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