Romani ite domum

La scena presenta John Cleese come centurione e Graham Chapman come Brian, in quella fase un aspirante membro del gruppo rivoluzionario il “Fronte Popolare della Giudea”. Per dimostrarsi degno di essere un membro del gruppo, Brian deve imbrattare lo slogan anti-romano “Romans go home” sulle pareti del palazzo del governatore Ponzio Pilato a Gerusalemme, sotto la copertura delle tenebre, scritto in latino in modo che i Romani possano capirlo.

Completa la frase Romanes eunt domus quando viene catturato da un centurione. Brian è terrorizzato e chiaramente si aspetta di essere ucciso sul posto. Tuttavia, leggendo il messaggio di Brian e rendendosi conto che la sua grammatica è atroce, il centurione corregge invece gli errori di Brian alla maniera di un tradizionale insegnante di latino rigoroso, poiché ciò che ha scritto si traduce in “Persone chiamate ‘Romanes’ vanno a casa.”Costringe Brian a usare la corretta forma verbale imperativa e casi accusativi e scrivere la frase corretta, Romani ite domum, 100 volte, minacciando di” tagliare le palle ” se non lo ha fatto all’alba del mattino successivo. Brian lo fa, coprendo quasi ogni superficie della piazza con i graffiti.

Quando completa il compito la mattina seguente, il soldato che lo custodisce gli dice “non farlo più” e se ne va con il suo compagno. Proprio mentre se ne vanno, altri tre soldati arrivano dietro l’angolo e vedono i graffiti. Brian si rende conto della sua posizione e corre via inseguito dai soldati.

Nelle scene successive, vari soldati romani possono essere visti cancellare i graffiti sediziosi.

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